Il Cuco e la Bossa Buffona sono i simboli dell’arte popolare veneta e di una lunga tradizione legata alla produzione della ceramica a Bassano del Grappa
Sapete cosa sono il Cuco e la Bossa Buffona?
Nominare questi due “curiosi manufatti” significa scavare nell’origine di una delle forme d’artigianato che hanno fatto la fortuna di Bassano del Grappa e della vicina Nove. Già, perché il Cuco e la Bossa Buffona non sono soltanto degli oggetti in ceramica, ma raccontano il lato magico e divertente di un popolo.
Ma procediamo con ordine.
Il rapporto tra la ceramica e Bassano risale al XVII secolo. All’epoca, la cittadina veneta rientrava nei confini della Repubblica di Venezia. Sempre in quel periodo, in Europa, si stavano diffondendo le porcellane cinesi. I ceramisti olandesi, per contrastare le importazioni dalla Cina, decisero di imitare gli artigiani asiatici nella lavorazione della ceramica invadendo i mercati della Serenissima. In tutta risposta i veneziani incrementarono la produzione interna di ceramica, con importanti agevolazioni fiscali per chi fosse riuscito a produrre porcellane e maioliche pregevoli.
Le città di Bassano e Nove, grazie alla presenza di argilla plastica, saldame e caolino nel sottosuolo e alla vicinanza del fiume Brenta, riuscirono nell’impresa. Da quel momento in poi iniziò un’escalation di successo che porterà le due cittadine venete ad affermarsi in Italia e nel mondo nella produzione di manufatti in ceramica. Nel corso dei secoli numerose famiglie di artigiani furono in grado di influenzare lo stile e il gusto del mercato internazionale.
Ed è proprio in questo contesto che nascono il Cuco e la Bossa Buffona, meraviglie d’arte, d’ingegno e abilità.
Ma cosa sono il Cuco e la Bossa Buffona?
Il Cuco è un fischietto in ceramica dalle forme animali o umane (in origine ritraeva un uccello, il cuculo appunto). È un oggetto dall’aura magica, romantica, ma anche festosa e in epoca moderna è diventato un giocattolo per bambini o un pegno d’amore tra due innamorati.
Agli innamorati si rifà anche la storia della Bossa Buffona, ma non nella forma di un pegno d’amore, bensì di uno scherzo da fare agli sposi durante il pranzo di nozze. La Bossa Buffona è una caraffa dalla quale è impossibile bere senza spandere, a meno che non si conosca il trucco. Questa particolare brocca, decorata con grappoli d’uva, foglie e rami intrecciati, ha altre aperture da cui il contenuto (solitamente il vino) potrebbe fuori uscire alla minima inclinazione. Per bere l’avventore deve succhiare il vino da una delle tante cavità che si trovano tra gli ornamenti e, per evitare che lo stesso fuoriesca, deve tappare gli altri fori.
Questi due fantastici manufatti della tradizione popolare, come anche i piatti, i vassoi e gli altri oggetti in ceramica sono esposti al Museo della Ceramica Giuseppe Roi presso Palazzo Sturm, nel cuore di Bassano del Grappa.
Inoltre, ogni anno, nella piazza e per le strade di Nove si tiene la rinomata Festa della Ceramica. L’evento, che dura tre giorni e raccoglie le opere di numerosi artisti locali, quest’anno si terrà il 6, il 7 e l’8 settembre.
Mi raccomando, non mancate!