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“Sconfinamenti” è il titolo della sesta edizione di Bassano Fotografia, evento che riunisce le opere di fotografi locali ed internazionali in diverse sedi sparse nel centro storico della nostra città

Sconfinamenti: una parola che porta con sé la volontà di andare oltre, di superare i confini e i limiti della nostra società e del nostro tempo. Sconfinamenti si traduce in un viaggio alla scoperta di nuovi orizzonti, non solo fisici, ma anche e soprattutto mentali. Il traguardo finale è quello di tornare arricchiti nello spirito e di saper cogliere la vera essenza della realtà che ci circonda.

È questo il filo conduttore che lega le opere fotografiche che, dal 14 settembre al 3 novembre, saranno esposte in diverse sedi del centro storico di Bassano del Grappa. Nata nel 2009, Bassano Fotografia è giunta ormai alla sesta edizione e tra tutti gli sconfinamenti possibili e immaginabili c’è la volontà, da parte degli organizzatori, di oltrepassare i confini domestici e trovare una dimensione sempre più importante nel panorama fotografico attuale. Missione in parte compiuta, considerata l’affluenza di pubblico e di artisti interessati a partecipare all’evento.

La grande protagonista di questa edizione è Venezia.

Il capoluogo veneto è ritratto da diverse angolature, che ne mettono in risalto la vocazione marittima, il lato decadente, ma anche le contraddizioni di una città unica sacrificata al turismo globale. In questo senso, particolare rilievo acquisisce la mostra di Berengo Gardin, intitolata “Venezia e le grandi navi”. Tra calle e vicoli, Marc De Tollenaere scopre la bellezza di Venezia in Venice still dances. Una città fuori dal classico stereotipo è invece quella ritratta da L-Passion-forum in “Venezia diversa” e dall’Associazione Marco Polo in “L’altra Venezia”. Infine, c’è spazio anche per una Venezia dei ricordi, come quella di Giovanni Puppini in “Venezia anni sessanta”.

Oltre al filone lagunare, le altre esposizioni offrono spunti e riflessioni diverse sul tema del viaggio. Come in “Frammenti”, di Bruno Cattani, o in “Semper mater” di Vania Broccoli, che mira a riportare alla luce gioie, dolori e responsabilità del mondo femminile. “Sottopelle” di Silvia Pasquetto ci rivela invece uno spazio di intimità direttamente vissuto dall’autrice. Sempre in tema di viaggi, il bassanese Franco Cogoli affronta le difficoltà di un lavoro apparentemente privilegiato, ma che è soprattutto impegno e sacrificio.

E ancora il viaggio di Eleni Albarosa, nei piccoli villaggi sospesi nel tempo della sua Grecia e “Sulle tracce dei ghiacciai” di Fabiano Ventura, fotografo impegnato a documentare gli effetti dei cambiamenti climatici sui ghiacciai più importanti della Terra.

Valentina Vannicola in “Riviere” mette in scena le ossessioni del nonno riguardanti una fantomatica isola delle rose, mentre Francesca Zanette in “Scatti.Scritti” si serve dell’immagine e della parola per veicolare le sue emozioni. Dalla parola prende vita anche il progetto dell’Associazione F-cube in “Lessico fotografico”.

“Un oceano infinito di anime” è il racconto di viaggio di Willy Sanson, “Particolari” sono i dettagli che riprendono vita di Ognjen Dedagic.  Infine, Wowe presenta una mostra che ritrae una serie di divi e personaggi protagonisti dei nostri giorni.

BF 19 è un evento organizzato dall’Associazione Pro Bassano, patrocinata dalla Città di Bassano del Grappa e riconosciuta dalla Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. Per maggiori informazioni sulle esposizioni, autori e sedi delle mostre, visita il sito http://www.bassanofotografia.it/

 

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