Il pittore bassanese è stato tra i principali esponenti dell’arte veneta del XVI secolo, insieme a Tiziano, Veronese e Tintoretto. Al Museo Civico sono esposte le sue opere e quelle dei figli
Jacopo da Ponte (1515-1592), anche conosciuto come Jacopo Bassano per via della sua città natale, è stato uno dei pittori più importanti del cinquecento veneziano. Figlio di Francesco, detto il Vecchio, proviene da una famiglia di artisti. Anche i suoi figli, Francesco, Giambattista, Leandro e Gerolamo intraprenderanno la strada di papà e nonno.
Jacopo si forma nella bottega del padre a Bassano, in Contra’ del Ponte (da cui sembri derivi il cognome), vicino al famoso Ponte Vecchio. Qui, oltre ai dipinti, Francesco e il figlio producono anche oggetti di artigianato artistico.
Il salto di qualità però avviene a Venezia. All’età di 15 anni, da Ponte lascia il focolare paterno e si trasferisce in laguna, a lavorare presso la bottega di Bonifacio de’ Pilati. Nella capitale della Serenissima, il ragazzo scopre l’arte di Lorenzo Lotto e soprattutto di Tiziano, inesauribile fonte d’ispirazione per tutta la sua carriera. Abituato ai dettami della scuola veneta, tramandatagli dal padre, a Venezia Jacopo impara a dipingere in modo diverso, con marcato realismo e un uso sapiente di luci e colori.
Ma il legame con la sua città d’origine è forte e viscerale.
Jacopo torna a Bassano nel 1535 e salvo brevi spostamenti per lavoro, non si allontana più. In città diventa un’istituzione, continua la sua attività pittorica (successivamente anche con i figli) e finisce addirittura col ricoprire anche delle cariche pubbliche. Muore il 13 febbraio 1592.
Per molti, l’opera più rappresentativa di da Ponte è “L’Ultima Cena”, che si rifà nello stile al contemporaneo Tintoretto. Pur restando improntato al Manierismo iniziale, nei dipinti più maturi lo stile di Jacopo da Bassano rivela il passaggio ad un’arte “che si fa più attenta alle forme visibili della verità naturale, teso a condividere creativamente e, a volte anche ad anticipare, i modi pittorici di Venezia, mediante effetti cromatici e luminosi in composizioni vivide, fantasiose e mai ripetitive”.
Le opere di Jacopo da Ponte (e dei figli) sono in gran parte esposte presso il Museo Civico di Bassano del Grappa, in Piazza Garibaldi, che custodisce il nucleo più importante della sua intera produzione. Nelle sale del museo si trovano anche i gessi e i busti, oltre che ai disegni, di un altro grande interprete dell’arte italiana, sempre di origine veneta, Antonio Canova. Infine, il museo è occupato anche da una sezione archeologica, una sezione medievale e una dedicata all’arte del XVII, XVIII e XIX secolo.
Vi consigliamo di venire a vedere 😉