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Se non sei mai stato a Bassano del Grappa e pensi di andarci, non puoi perdere l’aperitivo tipico dei bassanesi

La cartolina di Bassano del Grappa è il Ponte Vecchio (o comunemente chiamato “Ponte degli Alpini”), il fiume Brenta che lo attraversa, la città che sorge sulle due sponde e le montagne (l’Altopiano di Asiago e il Monte Grappa) che fanno da cornice.

Ma se guardi all’estremità destra del ponte, o meglio se lo attraversi a piedi in direzione delle piazze, proprio all’imbocco c’è una piccola taverna. È lì dal 1779, è la più antica distilleria d’Italia e non è cambiata di una virgola. All’interno c’è un vecchio bancone di legno, qualche posto a sedere, ma la gente di solito preferisce stare fuori, che sia estate o inverno. L’ha fondata un tizio che di nome fa Bortolo Nardini. Bortolo Nardini viene dalla Val di Cembra e ha un sogno: produrre e commerciare grappa, o “acqua di vita”, come la chiama lui. Così si trasferisce a Bassano e apre la sua distilleria sul Ponte Vecchio. A più di due secoli di distanza la grappa Nardini è diventata un’istituzione in Italia e nel mondo.

Ma questa è solo una parte della storia.

A Bassano, oltre alla grappa, Nardini è un’istituzione anche per un’altra bevanda.

Si tratta di un aperitivo, ma a differenza dello spritz (sempre di origine veneta, ma esportato anche nel resto del Paese), questo rimane più legato alla tradizione e a beneficiarne sono per lo più i bassanesi. Si chiama “mezzo e mezzo”, più semplicemente “mezzo”, “meso” se sei veneto. A inventarlo questa volta non è Bortolo, ma un altro tizio, un cliente abitudinario. Siamo nel 1970 e un giorno questo signore pensa di “smezzare” il vermuth rosso di casa Nardini con del liquore al rabarbaro (sempre Nardini). La ricetta funziona: una spruzzata di seltz, una scorza di limone e il gioco è fatto. Il mezzo e mezzo diventa un aperitivo cult, un vero e proprio rito.

Perché, se sei a Bassano, che sia mezzogiorno o le sette di sera, un mezzo è d’obbligo. In particolare d’estate, affacciato sul ponte, con l’arietta della sera che spira dalla Valbrenta e il sole che scende lentamente dietro le montagne.

Fidati, non ne berrai solo uno. E neanche due!

Da diversi anni, per gli abitanti della zona e per i turisti che arrivano a Bassano, l’osteria Nardini rappresenta il punto nevralgico da dove iniziare a vivere la cittadina veneta e la sua movida notturna. Da qui, appena dopo il ponte, si diramano le vie acciottolate del centro storico sulle quali si affacciano enoteche, birrerie, locali alla moda e ristoranti, per trascorrere una bella serata in compagnia degli amici e godere del clima allegro e conviviale del posto.

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