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Il Monte Grappa è stato teatro della fase conclusiva della Prima Guerra Mondiale: sono molti gli itinerari storico-naturalistici che ripercorrono quel drammatico periodo

Bassano del Grappa è stata un avamposto molto importante nella fase conclusiva della Prima Guerra Mondiale. Tra il 1917 e il 1918 sul Monte Grappa le truppe italiane fronteggiarono e sconfissero quelle austro-ungariche, in particolare grazie all’apporto della classe di leva del ‘99, a cui Bassano ha peraltro dedicato un parco. Sulla vetta del “Monte Sacro alla Patria” si trova l’Ossario, che conserva le reliquie di 23.000 soldati uccisi in battaglia.

Numerose sono le testimonianze di quel drammatico periodo. Disseminate per il Grappa si trovano trincee, fortificazioni e gallerie che rievocano la Grande Guerra e il sudore, la disperazione e il coraggio dei suoi protagonisti: i soldati impiegati al fronte.

Detto questo, se sei un appassionato di storia e camminate in montagna è il caso di approfittare della prima giornata di sole, indossare le scarpe da trekking e mettersi in marcia per una piacevole e interessante escursione.

Sentieri e itinerari che raggiungono e attraversano i luoghi della Grande Guerra ce ne sono molti. Quelli che vi proponiamo in questo articolo riguardano il versante meridionale del Monte del Grappa, con base in Valle Santa Felicita, in località Romano D’Ezzelino.

Da questa piana erbosa partono diversi sentieri raggruppati in un unico grande percorso storico-culturale denominato “Trekking dalla Valle Santa Felicita al Sacrario del Monte Grappa sui sentieri dei soldati”, un vero e proprio museo a cielo aperto della Prima Guerra Mondiale. L’itinerario più lungo e impegnativo è il n.100 che parte a valle e raggiunge Cima Grappa. Tuttavia, anche gli altri hanno come naturale conclusione la vetta del massiccio.

Il versante sud del Monte Grappa offre due interessanti escursioni dove poter ammirare trincee, gallerie e postazioni costruite dai militari, restaurate e corredate di tabelle didascaliche e segnaletica.

La prima di queste è il “Percorso storico-naturalistico di Col Campeggia” in zona Camposolagna. Il sistema fortificato di Col Campeggia rappresentava nel corso della Grande Guerra un importante centro logistico per il fronte, in particolare per la linea difensiva del Monte Asolone, oltre che ultima linea di difesa su Valle Santa Felicita. Il secondo itinerario invece è il sistema fortificato di “casara Col Andreon”, sempre in zona Camposolagna, dove è possibile osservare lungo tutto il tragitto numerose tracce di trincee poste a linea di retrovia del fronte dell’Asolone.

Questi sono i nostri consigli.

Ora, dopo una lunga camminata in montagna avrete sicuramente fame. Quindi, l’ultimo consiglio è di fermarvi in qualche malga, dove distendere le gambe e rifocillarvi.

Il Rifugio Alpe Madre potrebbe essere la destinazione che fa per voi. Situato in zona Camposolagna, offre piatti tradizionali e genuini, accompagnati dallo scampanio delle mucche al pascolo e da una vista stupenda sulle alture del Grappa e sulla vallata sottostante.

Il modo migliore per concludere la giornata! ?

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